11 - 07 - 2023
Salvare le tartarughe è un gioco da ragazzi: WE RAD per Crama
Vi presentiamo Crama, l'associazione a cui WE RAD ha deciso di devolvere l'1% in comunicazione
Schivare gli ostacoli colorati di rosso, come ami da pesca, eliche e rifiuti plastici e centrare invece le prede, i pesci di un bel giallo ocra: muovendo le dita sullo schermo dello smartphone si muove un cursore che ha le sembianze di una tartaruga in quello che, all’apparenza, sembra un gioco da ragazzi. I pixel del videogioco Marina Adventure by Crama riproducono, in estrema sintesi, quella che è oggi l’esistenza delle tartarughe marine: condannate a schivare sempre più pericoli, come gli ami da pesca e le lenze che le feriscono, le imbarcazioni contro cui sbattono, e i rifiuti plastici. Da creature onnivore, le tartarughe li mangiano convinte che sia cibo, ma non essendo in grado di digerirli, questi pezzi di plastica si accumulano nel loro stomaco provocandone il galleggiamento. Gli animali, pieni di plastica, perdono progressivamente energia, non riescono più a procacciarsi il cibo e muoiono. Crama (Centro Recupero Animali Marini Asinara) è un’associazione basata nel Parco Nazionale dell’Asinara che si occupa principalmente di recuperare, salvare e monitorare tartarughe marine e cetacei, ma anche di promuovere attività di educazione ambientale, prevalentemente nelle scuole. Il videogioco è stato donato, insieme a cinquemila brochure 50 cartelli vetrina, a Crama da WE RAD: abbiamo infatti deciso di destinare ogni anno l’1% del nostro fatturato ad associazioni che ne abbiano bisogno, da devolvere in servizi di comunicazione.
We Rad destina ogni anno l’1% del suo fatturato ad associazioni impegnate nella tutela della biodiversità
Questa cifra, uno per cento, è diventata cruciale per tutte quelle società che mettono al centro del proprio sistema valoriale la tutela dell’ecosistema. In WE RAD abbiamo scelto di fare qualcosa di diverso: rimane la cifra, 1%, ma invece di trattarsi di un contributo economico, la donazione si manifesta in termini di servizi di comunicazione. L’idea è venuta a due delle founder, Bianca Borri e Carolina Landi, entrando in contatto proprio con Crama: «Queste realtà si reggono su fondi pubblici che, giustamente, vengono investiti in quello che serve per il recupero e la salvaguardia degli animali e per la ricerca, non avanzano molti soldi da destinare alla comunicazione» spiega la co-founder di WE RAD Bianca Borri «Parte del loro lavoro però consiste nella sensibilizzazione delle persone sui danni che la specie umana sta provocando all'ecosistema, in questo caso alle tartarughe: aiutarli ad arrivare al più ampio pubblico possibile ci sembra un buon modo per aiutare il pianeta. Una piccola associazione come Crama non potrebbe mai investire in un’attività che non considera prioritaria, al contrario noi possiamo offrire il nostro know how, il tempo dei nostri dipendenti e la cooperazione dei nostri partner: le brochure e i cartelli vetrina sono stati donati da due grosse tipografie con cui collaboriamo, che hanno subito abbracciato l’iniziativa».
La scelta di Crama e della salvaguardia delle tartarughe
WE RAD, che è una società Società Benefit, ha anche ricevuto la certificazione B Corp: «All’interno del nostro statuto abbiamo dovuto definire quali sono i valori che per noi fanno la differenza e che guidano cosa facciamo e come lo facciamo. Di tutto il tema ambientale, l’aspetto che più ci sta a cuore è la salvaguardia della biodiversità» continua Bianca. «Ecco perché vogliamo rivolgerci ad associazioni che operano in questo senso e che abbiano una chiara ed oggettiva necessità di comunicare. L’impegno di Crama è enorme: al di là del recupero e della salvaguardia delle tartarughe marine e dei cetacei, una delle loro attività fondamentali è quella di sensibilizzazione, rivolta soprattutto alle scuole e ai visitatori del Parco Nazionale dell’Asinara. Come WE RAD ci siamo quindi chiesti quale fosse il modo migliore per arrivare a più persone possibile e abbiamo scelto due strade: da una parte la gamification, che ci ha permesso di condividere un messaggio importante attraverso l’elemento ludico ed è assolutamente in trend con tutto il mondo della comunicazione di oggi, e dall’altra la realizzazione di materiale di comunicazione cartaceo, brochure e cartelli vetrina. Il videogioco è un modo per attirare l’attenzione delle nuove generazioni, i cartelli vetrina sono più efficaci per comunicare con il personale scolastico e le brochure funzionali ad informare i turisti che transitano per l’Asinara».
Perché un videogioco?
La domanda che noi di WE RAD ci poniamo è: in che modo la comunicazione può aiutare questo progetto? «La cosa interessante è che, una volta individuato lo strumento del videogioco, abbiamo fatto molta ricerca e sviluppo» integra Matteo Chiti, co-founder e Head of Digital. «Non ci siamo quindi limitati ad usare le nostre abilità, ma abbiamo cercato di fare qualcosa che anche per noi fosse un plusvalore. Dopo la fase di brainstorming e analisi creativa abbiamo infatti sviluppato dei modelli 3D con lo stile low-poly (un basso numero di poligoni è funzionale a un effetto cartoon) e conseguentemente la pagina web con il gioco: per la parte di sviluppo sono state utilizzate alcune librerie per la manipolazione dei modelli 3D dentro il browser. Vi invitiamo a provare il gioco, ma soprattutto a toccare con mano quanto sia difficile per le tartarughe sopravvivere».
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